i14 Soft Skill Labs

MOTIVAZIONE E RESILIENZA

Un gran bell’incontro quello tenuto a Tecnopolis, la nuova sede dei Soft Skill Labs, dal Business & Executive Coach Savino Zagaria.
Un incontro dove si sono sapientemente intrecciati la sua grande esperienza professionale, fatta di oltre 40 anni di attività lavorativa, i suoi emozionanti racconti di vita, la teoria e il riferimento ad alcuni capisaldi della psicologia.

Savino Zagaria Motivazione Resilienza i14 Soft Skill Labs


Savino parte dal raccontare la sua storia, con il suo inconfondibile stile. Dalle prime esperienze come responsabile vendite in Italia e all’estero, all’amore per la formazione e per la crescita personale, al suo mettersi alla prova attraverso sfide “impossibili”. Come quelle vissute al master in Coaching ad Alte Prestazioni, dove ha dovuto superare ardue prove di orienteering e sopravvivenza nel bosco, fino a correre la maratona di New York in cui, lungi dal restare in disparte per via di un brutto infortunio al ginocchio, Savino allo “start” sente una spinta interiore che lo trascina verso la corsa e lo fa arrivare al traguardo nonostante le menomazioni fisiche.
Il discorso sulla motivazione si dipana dunque partendo dall’etimologia del termine: dal latino “motus”, ovvero da un muoversi verso un oggetto

desiderato, verso un obiettivo da raggiungere.

 

Il motivo per l’azione può nascere dentro di noi (motivazione intrinseca), oppure può arrivare dall’esterno, dagli altri, nel caso della motivazione estrinseca.
Sulla prima, abbiamo visto come secondo Steven Reiss, ci sono 16 diversi tipi di motivazioni intrinseche. Dopo anni di ricerche lo psicologo statunitense è riuscito a sintetizzare le motivazioni psicologiche degli individui in 16 valori esistenziali, partendo dal rispondere alla semplice domanda: “Cosa spinge le persone a realizzare gli obiettivi della vita?”.
Da qui poi il doveroso riferimento ad Abraham Maslow e alla sua piramide. Ogni tipologia di bisogni, da quelli fisiologici, alla sicurezza, all’appartenenza, alla stima fino all’autorealizzazione, è stata poi abbinata ad una conseguente azione organizzativa atta a rispondere al relativo soddisfacimento.
Azioni vere dunque, anche perché si tratta di concetti che, per evitare di scomodare Platone, non restano solo nel “mondo delle idee”, ma si fanno concreti, come ci rivela lo stesso Zagaria, dichiarandosi sostenitore della formula “SPI” – Soluzioni Pratiche Immediate.
Motivare se stessi, ma anche motivare il proprio team e come sostenere la motivazione nel tempo, non prima però di aver messo i partecipanti alla prova attraverso un test utile a valutare le proprie capacità di motivare i collaboratori.
Tra i tanti spunti emersi su questo tema, interessante quello che fa riferimento al dare un “anticipo di fiducia” ai propri collaboratori, per liberare il potenziale del gruppo di lavoro.
Un’altra interessante considerazione: parliamo sempre di automotivazione. Ma qualcuno – sostiene Zagaria – deve pure insegnarci come si fa ad avere una motivazione in linea con i nostri valori, i nostri obiettivi. Ecco che entra in gioco il ruolo del coach, o anche del leader in azienda nei confronti dei propri collaboratori: nel nostro “campo di sopravvivenza aziendale”, come scherzosamente lo definisce Zagaria, spesso ci manca la consapevolezza del nostro ruolo.

Savino Zagaria Motivazione Resilienza i14 Soft Skill Labs


Quando analizziamo i nostri punti di forza e di debolezza, gli ultimi sono sempre maggiori dei primi. Molto spesso ci manca quella giusta dose di autostima e le nostre mancanze ci sembrano così “gravi” che in genere le utilizziamo come scusa per autoconvincerci all’inazione. Si tratta di “auto-sabotaggi”, interferenze interne che ci spingono a “non fare”.
Possiamo invece impegnarci per trasformare i punti di debolezza in punti di forza, lavorando per tirare fuori i nostri veri talenti attraverso l’empowerment, inteso come consapevolezza di sé e delle proprie capacità.
Se da un punto di vista personale ho idee confuse, come posso raggiungere gli obiettivi professionali che mi sono dato?
Qui diventa cruciale l’importanza della formazione e della crescita personale e solo così il “successo”, può assumere una nuova connotazione, diventando il participio passato del verbo “succedere”, ovvero il fare accadere le cose.
Infine, spazio alla resilienza, ovvero la capacità di reagire alle difficoltà per crescere, con una verità di fondo: più è difficile una prova, più divento resiliente. E così ci apriamo ai problemi, che diventano delle sfide sempre nuove e affascinanti, da affrontare e superare.
E la motivazione va a braccetto con la resilienza: più sono motivato e più posso entrare in uno stato di “flow” che mi permette di superare le difficoltà tenendo fede alla formula: PRESTAZIONI ECCELLENTI = POTENZIALITÀ – INTERFERENZE (interne ed esterne).


Il finale non poteva che essere di alto profilo: ciascun essere umano vive, opera e lavora per essere da esempio per sé e per gli altri. Dobbiamo imparare a “parlare con il cuore”, a essere autentici e a concentrarci sui veri valori di vita: uno fra tutti l’umiltà, grande qualità dell’uomo e del leader.

Davide Dabbicco